In memoria di Bruno Cescon

Portavoce e ideatore del Premio Natale UCSI 


Il nostro grazie per aver condiviso, lungo ventinove anni, l’impegno del Premio,

diventandone sostenitore entusiasta,


Con altissima professionalità e garbo ha accompagnato la giuria nella scelta del “bene che non si

vede”. Aveva compreso che il giornalismo poteva riscattarsi: non solo cronaca e fatti ma ricerca e

lettura del bene. Noi giornalisti, aggiungeva, dobbiamo dare speranza al lettore nel presentare -

anche - il bene, in particolare quello che non fa pubblicità.

IL PROFILO

Don Bruno Cescon

Sacerdote di robusta formazione anche in campo pedagogico e liturgico, spiccava per l’originale capacità di leggere i “segni di tempi”. Li interpretava attraverso una penna limpida e vivace, apprezzata anche in organi di informazione laici (come Il Gazzettino e l’Agenzia Adn Kronos) e nei vent’anni di direzione de “Il Popolo”, settimanale diocesano di Concordia-Pordenone, dal 1996 al 2006.


Pioniere nelle innovazioni tecnologiche, le promosse anche come vicepresidente della FISC, la Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici. Le sue qualità di docente sono state apprezzate nei vari Istituti in cui ha insegnato: il Seminario diocesano di Pordenone, l’Istituto superiore di Scienze religiose di Portogruaro, Santa Giustina di Padova e l’Università Sant’Anselmo di Roma.


Ha sempre abbinato il servizio di parroco all’impegno nella comunicazione e nella scrittura, grazie alla quale ci ha lasciato alcuni libri preziosi in cui poter rileggere anche il magistero di

alcuni nostri grandi maestri della fede, come i vescovi Carraro e Poletto, ai quali don Bruno ha dato il suo contributo di grande divulgatore.


Come sostenitore instancabile del Premio giornalistico UCSI ci ha rivelato un’attenzione speciale per il coinvolgimento dei giovani dentro redazioni che considerava palestre di crescita nel senso ecclesiale e nella correttezza deontologica. Di questo dobbiamo tutti essere sinceramente grati a don Bruno.


+ arcivescovo Lauro Tisi

Non solo cronaca, ma lettura del bene.

A book called il gigante microscopico by bruno cescon

Don Bruno è stato presidente del “Premio Natale Ucsi” sin dall’inizio. Ne ha condiviso lo spirito con entusiasmo. Con professionalità e garbo accompagnò la giuria nella scelta dell’espressione del “bene che non si vede.

 Aveva compreso che il giornalismo poteva riscattarsi: non solo cronaca e lettura dei fatti ma ricerca e lettura del bene, perché diceva: “l’uomo può fare il male e nello stesso tempo fare il bene”; noi giornalisti aggiungeva, dobbiamo dare speranza al lettore nel presentare anche il bene, in particolare quello che non fa pubblicità”. 


In uno dei suoi scritti (“il gigante microscopico” riflessioni su: l’uomo di fronte al coronavirus) Don Bruno si domanda: ”l’uomo chi è?” E pone la figura umana di fronte al mondo che è espressione di bene e male, ma che “questo bene e questo male, sostanzialmente ci fa ritrovare tutti”.



Ed è su questo suo pensiero che Don Bruno ci ha coinvolti e affascinati in tutti i 29 anni del Premio.

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